A POCHI KM DAL CASALE MARGHERITA
Agrigento, la “Città dei Templi”, è stata scelta come Capitale Italiana della Cultura 2025, un titolo che onora il suo straordinario patrimonio artistico e culturale e le offre l’occasione per ottenere un ruolo di primo piano sulla scena nazionale e internazionale.
Cosa vedere ad Agrigento, una città carica di storia e bellezza
Agrigento è universalmente conosciuta per la Valle dei Templi, sito archeologico per eccellenza che racconta la Magna Grecia. Dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1997, la Valle è un autentico gioiello in grado di attirare ogni anno migliaia di visitatori. I suoi templi dorici si ergono maestosi su un paesaggio mozzafiato, testimoni di una civiltà che ha segnato profondamente la cultura occidentale.
Il centro storico della città, tuttavia, racconta una stratificazione culturale che abbraccia secoli di storia, dalle influenze arabe e normanne fino alle più recenti testimonianze artistiche e letterarie.
La Cattedrale di San Gerlando, con elementi normanni, gotici e aggiunte posteriori, è testimonianza della trasformazioni che si sono succedute nei secoli.
Da non perdere il Monastero di Santo Spirito, che custodisce tesori d’arte sacra e offre un assaggio della pasticceria tradizionale conventuale (alcune suore vi risiedono ancora).
Tappa obbligata il Museo Archeologico Regionale di Agrigento, custode di reperti dall’età preistorica all’epoca romana.
Infine, la casa natale di Luigi Pirandello, trasformata in un museo, permette di scoprire la vita e l’opera di uno dei più grandi drammaturghi e scrittori del Novecento.
A pochi chilometri dalla città si trova la Scala dei Turchi, una spettacolare scogliera di bianca che si tuffa nel mare turchese, perfetta per chi cerca panorami mozzafiato e un’esperienza di bellezza naturale unica.
La scelta di Agrigento come Capitale Italiana della Cultura 2025 non è casuale. In un momento storico in cui l’Italia cerca di rilanciarsi sul piano internazionale, Agrigento rappresenta un simbolo di resilienza e rinascita. È la dimostrazione che anche luoghi apparentemente periferici possono diventare centri pulsanti di creatività e innovazione, grazie alla forza della loro identità culturale.